SPUNTI DI RIFLESSIONE SULLA CAMMALIGHT
- surplus energetico -
- surplus energetico -
La forza di gravità è il combustibile della cammalight e
attraverso un semplice esercizio di fisica è possibile comprendere come si
ottiene il surplus di energia necessario al suo funzionamento.
Immaginiamo una massa del peso, ad esempio, di 150 kg che lasciamo cadere
in caduta libera da una altezza di 490,5 metri .
Applicando la formula della accelerazione costante sappiamo
che la massa toccherà il suolo dopo 10 secondi.
Altrettanto facilmente, chiunque, con questi dati, può
calcolare l’energia meccanica che la massa scarica nell’impatto con il suolo.
Immaginiamo adesso che tutta questa energia meccanica,
attraverso un qualsiasi dispositivo, venga trasformata in energia elettrica ed
immagazzinata in una accumulatore o batteria che dir si voglia.
Con questa energia e per mezzo di un motore elettrico
riportiamo la massa nuovamente ad una altezza di 490,5 metri ma ad una
velocità di un metro al secondo.
Ovviamente impiegheremo ben 490,5 secondi a compiere il
tragitto ma sarà, di contro, necessario spendere una quantità di energia molto inferiore
rispetto a quella generata dall’impatto della massa con il suolo.
L’esempio riportato serve a ricordare che l’energia
meccanica, la somma cioè, dell’energia potenziale + l’energia cinetica di una
massa, è funzione del quadrato della velocità e, di conseguenza, in un sistema
come quello esposto, aperto all’azione continua della forza di gravità, il
totale dell’energia necessaria a salire una massa dal suolo ad una certa
altezza alla velocità di 1 metro al secondo e quella generata dalla stessa massa lasciata in caduta libera dalla
stessa altezza fino al suolo, sono diverse perché, sebbene il peso della massa
e la distanza percorsa siano uguali, è differente la velocità con la quale
questa distanza viene percorsa.
Viceversa se volessi far salire la massa sempre ad una altezza di 490,5 metri ma, ad esempio, in soli 5 secondi, l'energia necessaria è di gran lunga superiore a quella che la massa restituisce al suolo lasciandola cadere sempre in caduta libera.
A questo punto credo che chi pensa che non si possa ottenere
lo squilibrio continuo del moto circolare per via esclusivamente meccanica
trovi in questo esempio uno ottimo spunto di riflessione.
Ricordo ancora una volta che la cammalight non viola le
leggi della fisica o della termodinamica perché è un dispositivo a perdere in
quanto parte dell’energia generata dalla massa in caduta libera viene
utilizzata per riportare al punto d’origine la massa e un’altra piccola parte
viene trasformata in calore dagli attriti, che se pur ridotti al minimo
funzionale, sono sempre presenti.
La cammalight, infine, è essa stessa il meccanismo di
accumulo del surplus energetico generato ma, a differenza dell’esempio
riportato precedentemente, questo accumulo avviene gradualmente grazie
all’applicazione del principio della leva dinamica e non dall’impatto violento
della massa con il suolo.
Rimando i curiosi ad un prossimo post che pubblicherò a
breve per illustrare il principio della leva dinamica applicato alla
cammalight.
Rosario Cataudo
nella seguente tabella sono riportati i calcoli dell'energia cinetica come da esempio del post
nella seguente tabella sono riportati i calcoli dell'energia cinetica come da esempio del post
Ec = 1/2 * massa * velocità^2 = ( 1/2 * kg * m/s^2 ) | ||||
massa (kg) | persorso (m) | tempo percorrenza (s) | velocità (m/s) | Ec |
150 | 490,5 | 490,5 | 1,00 | 75,0000 |
150 | 490,5 | 10,0 | 49,05 | 180.442,6875 |
150 | 490,5 | 5,0 | 98,10 | 721.770,7500 |
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