venerdì 12 agosto 2011

CAMMALIGHT


CAMMALIGHT
BREVE DESCRIZIONE DEL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
 

In figura 1 è rappresentato lo schema principale di riferimento della cammalight.



A sinistra della retta perpendicolare al fulcro identifichiamo, convenzionalmente, il percorso ellittico o di resistenza mentre a destra quello semicircolare o di potenza.
La retta perpendicolare rappresenta una leva sospesa da terra per il fulcro alle cui estremità troviamo le masse identificate con M1 e M2.
La leva consente alle masse un libero movimento di caduta o di salita perpendicolarmente al suolo.
Infine le masse sono montate sulla leva attraverso dei pattini, vincolati al percorso della cammalight, che consentono loro di avvicinarsi o allontanarsi dal fulcro.
La massa che transita nel percorso di potenza, di conseguenza, è sempre alla massima distanza dal fulcro.
La distanza dal fulcro della massa che transita nel percorso di resistenza, invece, varia dal massimo della posizione iniziale A al minimo di posizione B per ritornare alla massima distanza nella posizione C.
Per la proprietà della leva, a parità di peso delle masse, se M1 è più distante dal fulcro di M2 allora la massa M2 sarà sospinta verso l’alto.
Quindi, a parte la posizione iniziale neutrale, la massa M1 sarà sempre più distante dal fulcro della massa M2, distanze sempre calcolate sulle perpendicolari passanti per questi punti e proiettate su una linea retta.
Inoltre, sempre per la proprietà della leva, non tutto il peso della massa M1 è necessario per sollevare la massa M2 in rapporto alla distanza delle due masse dal fulcro.
Questa spinta “eccedente” alla risalita della massa M2 viene utilizzata dalla cammalight sotto forma di energia cinetica.
Nell'esempio che segue utilizziamo un modello di cammalight a 18 bracci telescopici ( leve con pesi mobili ) e in figura 2 è rappresentato lo schema con i valori delle distanze delle masse dal fulcro misurate, come detto in precedenza, attraverso la proiezione su di una retta delle perpendicolari passanti per i punti interessati.



Assumiamo che il raggio del percorso semicircolare di potenza sia di 150 cm, che la massima distanza dal fulcro del percorso ellittico di resistenza sia di 30 cm e che il peso di ogni massa sia di 1 kg.
Applichiamo il calcolo della leva alle coppie di masse antagoniste come dalla seguente tabella:

coppia masse antagoniste
distanza massa di resistenza
distanza massa di spinta
gr surplus




18 -- 1
1,5
2,5
400
17 -- 2
2,25
7,5
700
16 -- 3
2,5
11,5
782,6086957
15 -- 4
2,75
14
803,5714286
14 -- 5
3
15
800
13 -- 6
2,75
14
803,5714286
12 -- 7
2,5
11,5
782,6086957
11 -- 8
2,25
7,5
700
10 -- 9
1,5
2,5
400







6.172,360248

Ovviamente cambiando l’ordine delle masse, purché antagoniste, il risultato rimane invariato.
L’eccedenza totale di spinta costante risultante è di oltre 6 kg.
Ultimato il montaggio del dispositivo la cammalight inizia immediatamente e autonomamente il suo movimento che, per effetto della accelerazione imposta dalla forza di gravità, aumenta costantemente fino alla resistenza strutturale del dispositivo o alla eccessiva presenza di forza centrifuga che dissiperebbe parte dell’energia cinetica sul binario, anziché nel fulcro, rallentando di conseguenza, per poi riprendere la naturale accelerazione.
La cammalight sfrutta comunque la forza centrifuga delle masse e, anzi, una parte del dispositivo ne favorisce l’insorgere,  trasformandola in energia cinetica di risalita aumentando di conseguenza l’efficienza totale del dispositivo.
Nella cammalight le parti in attrito sono poche e l’adozione di cuscinetti a sfera di ultima generazione riducono la dispersione di energia al minimo funzionale.
Pertanto un dispositivo con le proporzioni esaminate e un diametro del disco di 4,5 metri che esegue il percorso di potenza in 3 secondi (velocità di esercizio ottimale) produce una spinta di circa 1'500 kgm/s che tradotti in potenza corrispondono a circa 15 Kw al secondo.
Vi sono alcune considerazioni da fare:
-          la cammalight non può rallentare ne raggiungere un equilibrio fintanto che dal punto di prelievo della forza lavoro viene prelevata minore energia di quanta ne sviluppa mantenendo, di conseguenza, sempre una costante accelerazione.
-          per fermare il movimento della cammalight occorre un “freno” che applichi una resistenza maggiore dell’energia sviluppata in relazione alla velocità raggiunta.
-          una cammalight con disco di 45 metri che monta masse di spinta di 100'000 kg, alla velocità di 23,55 metri al secondo circa (velocità di riferimento media ottimale), sviluppa una potenza di circa 150 Mw al secondo.

La cammalight non è il moto perpetuo che NON si può realizzare.
La cammalight è un dispositivo meccanico NON ISOLATO le cui masse sono costantemente sottoposte ad accelerazione negativa e positiva da parte della forza di gravità.
Sfruttando il principio delle leve e del movimento vincolato parte dell’energia espressa dalle masse viene convertita in forza di risalita e di contrasto dell’attrito e parte viene convertita in energia elettrica.
La cammalight non viola i principi della fisica e/o della termodinamica ma, anzi, sono esse stesse a confermarne il principio di funzionamento.
La cammalight coniuga, senza compromessi, il connubio tra potenza, sicurezza, economicità ed ecologia, favorendo anche la possibilità di recuperare strutture e materiali dismessi.
Infine la cammalight è un dispositivo meccanico di precisione relativa che non necessità di particolari infrastrutture funzionali per cui, seppur impegnativa, dato il peso delle masse, può essere realizzata velocemente.

Rosario Cataudo
 
e-mail: kappanove@hotmail.it